Perché voglio fermare i medici Hameriani

 
 

Lettera ai Giornali


“Colpevole”, ancora risuona questa affermazione, perentoria, sibillina nell’aula 59 del Tribunale di Torino, ma se oggi la ex Dr.ssa Durando ha perso, io non ho vinto e come me abbiamo perso tutti. Come fratello ho perso per non essere riuscito a condividere la vita di Marina, in questa società dove condividere è il “verbo”, al di là delle foto e dei twitter non siamo capaci di condividere nulla, men che meno i sentimenti. Non sono riuscito ad ascoltare i messaggi che mi trasmetteva anche se molto deboli, distratto da una vita frenetica e compulsiva, non ho capito la sua fragilità e che le sue convinzioni, indotte da false promesse di guarigione, potevano essere, oltre a temi di discussione, spesso, accesa, stimoli a scelte terribili. Non ho capito che le persone che le erano accanto non avevano gli strumenti necessari per difenderla o peggio condividevano le scelte stolte.Come amici avete perso per esservi girati dall’altra parte quando dovevate combattere e litigare per svegliarla dal torpore di una convinzione impossibile. E non avete capito o finto di non capire, quando i dubbi prevalevano sulle certezze, che una spinta avrebbe potuto aiutarla contro la forza devastante del terapeuta-amico, cortocircuito terribile, che la stava trascinando in un baratro. Come medici abbiamo perso per non aver saputo trasmettere la sicurezza e la fiducia nei confronti di scelte spesso traumatiche, per non aver guardato al di là del sintomo la persona, per aver studiato solo il corpo dimentichi dell’anima che lo riempie. Come Ordine dei Medici ha perso per non aver ancora avuto il coraggio o forse la volontà di eliminare le categorie dei ciarlatani e degli abusivi e nemmeno di combatterle se non con proclami roboanti ma privi di alcun atto fattivo. Devo comunque dire che oggi, finalmente, qualcosa si sta muovendo. Come politici avete perso per, e fosse la sola sconfitta, non aver mai affrontato il tema dei ciarlatani, e sono molti e in molti campi e nemmeno il fatto che l’economia nascosta legata a questo fenomeno sia di miliardi di euro vi stimola, molto più semplice aumentare l’Iva e le accise sulla benzina o ancor peggio le sigarette principale causa di tumori. Come Società abbiamo perso perché siamo soli in mezzo a molti, siamo distratti e guardiamo spesso altrove, lontano, dimenticandoci del parente, amico, vicino di pianerottolo, sempre pronti ad aiutare gli altri se c’è un disastro altrove ma ciechi nel non vedere il dolore e la richiesta di aiuto che ci sfiora. Quasi tutti abbiamo, almeno una volta nella vita, sentito di un parente, amico o conoscente e perché no estraneo che è caduto in qualsivoglia trappola, ciarlatano, santone o truffatore, ma è stato più semplice compiangerlo e consolarlo piuttosto che, faticosamente e con impegno, aiutarlo. Naturalmente sono soddisfatto del lavoro, impegnativo e doloroso, fatto in due lunghi anni e ringrazio gli amici Marino, Silvia e Lorenzo, che, chiedendomi solo un grazie, e in questo mondo non è scontato, mi hanno aiutato e permesso di arrivare a questo risultato. Ringrazio inoltre l’innumerevole quantità di medici, biologi, biotecnologi, farmacisti, chimici e chiunque altro ogni giorno si alza e faticosamente lotta per combattere questo male terribile che è il cancro, curando o ricercando le migliori terapie possibili. Ribadisco che la Medicina è “una” sola e che non esistono medicine “alternative”, al massimo, si possono considerare alcune medicine “complementari”. Se questo processo darà la forza e il coraggio ad altri, parenti di vittime di questi ciarlatani, se li aiuterà a superare la vergogna che spesso li blocca, per denunciare e se le notizie trasmesse dai mezzi di informazione smuoveranno chiunque, oggi vittima, riportandolo nell’alvo della Medicina con la M maiuscola, allora, forse, un po’, avrò vinto “io”.

 

4 aprile 2017 - ore 13.15 - Tribunale di Torino, aula 59 “Colpevole ...”